La squalifica per doping di Jannik Sinner è stata oggetto di discussione nel mondo del tennis. Sebbene abbia ricevuto una squalifica di 3 mesi a causa di un risultato positivo al test, ci sono fatti chiave che supportano la sua affermazione di innocenza.
In primo luogo, Sinner ha dichiarato pubblicamente di aver ingerito inconsapevolmente la sostanza proibita, che a quanto si dice era Clostebol, uno steroide anabolizzante-androgeno sintetico derivato dal testosterone. Ha affermato che la sostanza è entrata nel suo sistema attraverso uno spray usato dal suo fisioterapista per curare un taglio sulla sua mano.
Inoltre, Sinner ha collaborato pienamente con l’indagine e non ci sono prove di doping intenzionale. Un tribunale indipendente lo ha inizialmente scagionato da ogni illecito, accettando la sua spiegazione e concludendo che non aveva alcuna colpa o negligenza per le violazioni delle norme antidoping.
Tuttavia, la World Anti-Doping Agency (WADA) ha fatto ricorso contro la decisione, chiedendo una squalifica di uno o due anni per Sinner. Il ricorso è in corso e l’esito potrebbe avere un impatto sulla carriera e sulla reputazione di Sinner.